ClaudiaFiorillo
lunedì 31 luglio 2017
venerdì 9 giugno 2017
giovedì 8 giugno 2017
domenica 21 maggio 2017
giovedì 11 maggio 2017
sabato 29 aprile 2017
L' APE: FONTE D'ISPIRAZIONE
Volendo
approfondire il tema del mio progetto ho fatto diverse ricerche per
capire in che modo l'organizzazione e l'intelligenza di questo
piccolo animale possa aiutarmi nella composizione progettuale. L'
analisi non è stata breve, anzi, le curiosità su questi insetti non
sono poche ma è affascinante come la selezione naturale le
abbia portate ad affinare un istinto così efficiente.
Nonostante
ciò solo negli ultimi 5 anni in Europa la diminuzione ha raggiunto
il 50% e il 30% in Italia; la moria delle api è ormai una crisi
mondiale di cui prendere coscienza.
Il
mio progetto si propone come un insieme di connessioni tra natura e
uomo attraverso le quali permettere il ripopolamento dell'apis
mellifera e trasmettere all'uomo “l' istinto d'ape” .
L'ape
è infatti il terzo animale zootecnico più importante al mondo, dopo
il bovino, dopo il suino e prima del pollo. Si, perché se si mangia
una mela, o una pera, o un’arancia, è grazie all'ape.
L'ape
come si sa è un insetto sociale e il motivo per cui viene definito
tale è la sua capacità di organizzarsi in sciami, società in cui
ogni individuo adempie a compiti ben definiti che dipendono dalla
chimica del loro cervello e che mutano durante la loro vita:
le giovani di solito vanno a volare tra i fiori e procurare il cibo,
avanzando con l'età e cambiando gli ormoni, l’ape capisce che deve
diventare un ape soldato e difendere l’alveare, poi un’ape che si
occupa della rimozione delle altre api morte dall’ alveare, e così
via.
Un
lavoro di cooperazione globale che permette la vita e il
funzionamento del super-organismo che creano, elaborano e proteggono:
una fucina di collaborazione.
L'
ECONOMIA DELLE API
L'
ottima organizzazione è evidente anche nella costruzione del favo.
Il favo costituisce fondamentalmente l'arredamento e la dispensa
nella casa delle api e non è un caso, ma una scelta logica, che
l'istinto abbia portato le api all'utilizzo della forma esagonale.
L'esagono infatti è la figura geometrica che suddivide il piano con
il minimo perimetro
per
porzione di superficie e permette quindi la creazione di un reticolo
di un dato volume
con
la minor quantità di materiali, grazie anche all' adiacenza di molte
superfici. Anche le estremità chiuse delle celle contribuiscono
all'efficenza geometrica, hanno una forma triedrica piramidale tale
da permettere l' incastro di strati opposti, e il sostenimento della
larva seguendone le forme anatomiche.
Inoltre, il fatto che le pareti del fondo siano inclinate rispetto all'asse della cella, definisce una struttura scatolare di maggiore resistenza.
Inoltre, il fatto che le pareti del fondo siano inclinate rispetto all'asse della cella, definisce una struttura scatolare di maggiore resistenza.
Sanno
che alla base del risparmio c'è la manutenzione!?!
Oltretutto
è stato interessante scoprire che l'alveare è costantemente
mantenuto ad una temperatura di 36-37 gradi grazie alla propoli che
ha funzione di isolante nell'alveare oltre che di stucco e grazie a
delle api la cui funzione è mangiare e battere le ali per produrre
calore in modo da
tutelare le larve, che diventeranno le future api.
LA
COMUNICAZIONE E LA RETE
L'attento
studio delle api ha portato negli anni a nuove scoperte matematiche e
tecnologiche nel 2005 è stato teorizzato l'algoritmo delle api dal
prof. D.T.Pham, che utilizza una popolazione di agenti (in natura una
famiglia di api) per esplorare tutto lo spazio delle possibili
soluzioni. Una parte della popolazione (le api esploratrici) cerca a
caso in giro effettuando una ricerca globale. Gli agenti di maggior
successo (le esploratrici che trovano zone con abbondante
disponibilità di polline o nettare) reclutano un numero variabile di
agenti inattivi ( api bottinatrici) per cercare in prossimità delle
soluzioni più adatte (ricerca locale). I cicli di ricerca globale e
locale vengono ripetuti finche non viene scoperta una soluzione
accettabile (una zona in piena fioritura), o sono trascorsi un certo
numero di iterazioni (in natura il limite delle iterazioni è il
tramonto del sole).
Tale
algoritmomo descrive
fedelmente quello che fanno le nostre api esploratrici e
bottinatrici quando
la temperatura, le condizioni metereologiche e la luce del giorno
glielo permettono.
Una
rete ben organizzata di informazioni, soluzioni, ricerche e aiuto.
Altra
sensazionale scoperta attribuibile allo studio delle api è il
modello matematico formulato da L.Kleinrock che ha permesso lo
sviluppo del Packet Switching (commutazione a pacchetto) e la prima
trasmissione internet tra due computer. La nascita di uno strumento
oggi quotidiano e essenziale.
A Leonard
Kleinrock dobbiamo
anche la teorizzazione, sempre ispirata dalle api, dei sistemi di
calcolo distribuiti GRID, dei sistemi di storage distribuito CLOUD ed
infine, anche i computer nomadici.
E'
sensazionale come il nomadismo dei computer, cioè la loro capacita’
di essere spostati da un posto ad un altro e riadattarsi alle mutate
condizioni ambientali per riprendere a funzionare, come se non
fossero stati spostati, riprenda a pieno un aspetto caratteristico e
funzionale delle api.
Una
rete così organizzata e collegata, uno scambio di informazioni
continue, ricerche, aiuti, collaborazione che a pensarla in ambito
umano sarebbe un utopia.
Riporto nel link seguente un esempio attivo di nomadismo nell' apicoltura portato avanti da Giorgio Baracani, 350 alveari, apicoltore nomade da quasi un quarto di secolo
Api
e Fiori
Mi
propongo nel progetto una particolare attenzione alle tipologie di
fiori e piante che verranno inserite. I miei studi sulla questione
avranno modo di approfondirsi ancora, intanto per una idea globale
riporto alcune specie adatte, con la voglia di garantire la
biodiversità fioristica per il nutrimento oltre che per la
produzione.
L'idea
non vuole rimanere rinchiusa tra volumi in un lotto ma tramite una
rete, appunto ispirata alle api, distribuire e ampliare la
consapevolezza di una crisi pesante che sconvolgerà anche
l'agricoltura se non si interviene
Specie nutritive:
- Tarassaco
- Zinnia
- Calendula
- Dalia
- Ginestra
- Leguminose
Specie mellifere:
- Acacia (Robinia pseudoacacia L.)
- Acero campestre (Acer campestre L.)
- Agrumi (Citrus spp.)
- Borraggine (Borago officinalis L.)
- Caprifoglio (Lonicera caprifolium L.)
- Castagno (Castanea sativa Miller)
- Colza (Brassica napus L.)
- Edera (Hedera helix L.)
- Erba medica (Medicago sativa L.)
- Erica (Calluna vulgarisL.)
- Eucalipto (Eucayilptus camaldulensis Dehnh)
- Facelia (Phacelia tanacetifolia Benth.)
- Fruttifere (Prunus spp.)
- Girasole (Helianthus annuus L.)
- Ginestrino (Lotus cornicolatus L.)
- Lampone (Rubus idaeus L.)
- Rosmarino (Rosmarinus officinalis L.)
- Trifoglio violetto (Trifolium pratense L.)
- Tarassaco (Taraxacum officianle Weber ex F.H.Wigg.)
- Rododendro (Rododendrum hirsutum L.)
wikipedia.it
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